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Fine marzo 2013: Le scille che si temevano in regressione fioriscono abbondantemente

 

 

Prunella sp.Fine marzo 2013:   ovature di rana rossa nello stagnetto 

 

 

x10/03/13
fioriscono i campanellini

 

 

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A nord dell'oasi degli scavi  mettono in luce una terra grigia, forse il fondale di un antico lago.

 

 

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Nell'inverno 2012- 2103 si susegunono diverse nevicate

 

 

 

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Osservazioni

A partire dall'agosto 2013 le nuove osservazioni sono sul blog :

" Alberi e arbusti del Caloggio: osservazioni" n





In questa pagina trovi solo una presentazione e i link alla osservazioni precedenti il 30 agosto 2013

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Chi l'avrebbe mai detto che all'oasi sarebbe venuto a pescare un raro airone bianco maggiore o un cormorano? Eppure è accaduto ed il secondo è stato anche fotografato. Chi conosce tutte le erbe che fioriscono nelle varie stagioni? Il campanellino invernale, la scilla bifolia, la silvia, la viola e la pervinca fanno spettacolo. Ma che non vi venga in mente di coglierle!

Gli insetti poi sono una miriade, dalle libellule, alle farfalle, ai coleotteri, agli imenotteri, tanto per elencare quelli più popolari. Anche le zanzare ci sono, ma quelle sono ospiti poco graditi. Per fortuna al Caloggio abbondano gli anfibi ed altri predatori che fanno piazza pulita delle larve... ma hai voglia a sterminarle tutte. Nell'oasi vivono in pace anche alcuni rettili. Si fanno vedere molto raramente, ma nel caso potete stare abbastanza tranquili, la vipera, presente altrove nel parco, qui non è mai stata segnalata e nessuno degli altri è pericoloso. Un po' di prudenza comunque...

E chi sa quali sono i piccoli mammiferiche abitano l'oasi? All'inizio del 2011 si è trovato un nido, che sembrerebbe di scoiattolo. Possibile?

A proposito di zanzare, se decidete di visitare il Caloggio nella bella stagione, non dimenticate di indossare maniche e calzoni lunghi e di portare con voi un buon repellente. L'oasi non è un giardino pubblico, ma un piccolo parco naturale!

La situazione è sempre in evoluzione e le sorprese non mancano mai. Ogni volta che i volontari si trovano all'oasi è l'occasione per nuove osservazioni, ma ci sono anche appassionati e frequentatori abituali che provvedono a segnalarci le novità. Potete farlo anche voi. Se vi munite di una fotocamera, ma basta anche un cellulare che faccia le foto, o un semplice tacquino, potete contribuire ad arricchire l'elenco delle annotazioni.


 

Segue un diario minimo di alcune osservazioni...

 

x x20 ottobre 2013 - Il botanico Luca Gariboldi all'oasi  n

La pioggi bagna per la terza volta consecutiva l'appuntamento di lavoro all'oasi

Era stata preannunciata una visita del noto botanico per verificare sul posto la presenza di un'erba, l' Impatiens gladulifera , nuova per la Provincia di Milano.

I lavori in corso sono stati sospesi e poi ripresi al pomeriggio nella zona delle risorgive.

Luca Gariboldi era accompagnato da Valerio e Maurizio, due fotografi naturalisti del gruppo 91. L'incontro è stato l'occasione per un interessantissimo scambio di informazioni sulla flora dell'oasi. 
 

 

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x13 ottobre 2013 - Per la festa delle biblioteca di Bollate  n

Oggi alle 9 pioggia leggera, via via diradata. Quanto basta per tenere alla larga la gente, salvo i più temerari, i volontari dell'oasi, un paio di giornalisti e i rappresentanti della biblioteca.

É stata una buona occasione per conoscersi e per far conoscere l'oasi, per discutere di come l'EXPO cambierà i dintorni, per fare qualche lavoretto, per piantare i primi alberelli della stagione e per qualche giretto di perlustrazione.

L'oasi è ancora verdissima...

 

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15 settembre 2013 - Appuntamento sotto la pioggia

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Il nuovo noce

Sotto la pioggia oggi niente lavori ma solo un giro di perlustrazione


Fra le varie osservazioni:

Nella zone delle risorgive è nato spontaneamente un piccolo noce .

Confermata purtroppo la presenza del sicio che verrà al più presto eliminato. É facile prevedere che si ripresenterà il prossimo anno.

In questa stagione è facile imbattersi in nidi della Vespa germanica , pericolosa se incautamente molestata.
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Sicyus angulatus
 

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30 agosto 2013 - Ultimi giorni di agosto

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Ocinogonphus forcipatus femmina
Oggi non piove, ma è piovuto nei giorni scorsi e le zanzare sono feroci.

Giro di perlustrazione sentiero per sentiero, il solito transetto.

Fra le sorprese più interessanti una bella e insolita libellula e una minilepre
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Minilepre

 

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x4 agosto 2013 - Fa molto caldo ma la vergetazione non ne soffre

xDomenica torrida, ma nel bosco ombroso non si soffre. Adeguatamente protetti si sopravvive alle zanzare. Percorriamo il solito tracciato, una specie di transetto.

Un airone cenerino fugge dalla risorgiva al nostro arrivo. Oggi abbondano le libellule.

La vegetazione non sembra soffrire particolarmente...

Foto a sinistra: Calopteryx splendens femmina , specie comune nell'oasi nella stagione calda

Foto a destra: bacche di Corniolo non ancora mature

 

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x7 luglio 2013

Il gardino delle farfalle si è fatto da sè. Il mistero degli iris strappati. Le carpe del Cavo Porro. L'importanza del legno morto.

É finalmente una giornata estiva dopo una lunga stagione all'insegna del tempo incerto.

Ci accolgono molte farfalle e libellule.

Al Cavo Porro ci si chiede chi abbia strappato le foglie degli Iris . Lì se la spassano delle grosse  carpe . Hanno passato l'inverno in poca acqua e sotto una spessa coltre di ghiaccio. Sono ora decisamente ben pasciute.

Oltre il Cavo Litta, in quella che dovrebbe essere una radura del cosiddetto "bosco dei bambini", sono cresciute una grande varietà di erbe spontanee, che attirano una infinità di insetti e particolarmente farfalle. Insomma si è formato spontaneamente e senza alcuna fatica un meraviglioso giardino delle farfalle .   

Oggi dedichiamo particolare attenzione ai legni morti che sono lasciati in loco per aumentare la biodiversità

 

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x x5 maggio 2013

Ancora tante giornate piovose alternate ad altre nuovolose. Due giorni di fila con il cielo sereno non è dato vederli.  

L'oasi è verdissima, ma i fiori ritardano e scarseggiano. Anche gli insetti sembrano ancora pochi. Per fortuna le zanzare sono del tutto assenti.

Si contano le piante morte, specialmente farnie e carpini, proprio quelle che dovrebbero caratterizzare la nostra pianura. Alcune, dopo la siccità della scorsa estate, non ripendono la vegetazione, oppure lo fanno a stento e con esito incerto.

La lunga siepe di biancospini a nord e dell'oasi, lungo il sentiero delle 7 cascate non è ancora nel pieno delle fioritura. Lo scorso anno in questo periodo lo era già da tempo.   

 

 

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4 aprile 2013

La primavera è decisamente in ritardo.

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Fra un giorno di pioggia e l'altro si resce a fare un giro all'oasi e dintorni.

Oltre ai cornioli che tingono di giallo il sentiero davanti al ponticello, appare qualche primo fiore sui prugnoli (foto a sinistra). 

A ben cercare si può notare qualche fiore, di certo poco appariscente, anche sui tassi (foto a destra) e sugli agrifogli .

Nello stagnetto pieno di ovature di rana rossa , comincia a muoversi qualche piccolissimo girino. Nei giorni scorsi si è visto anche un tritone crestato .

Maurizio, durante la camminata, racconta di come era ridotta la zona nel dopo guerra,  completamente priva di alberi, del posto di guardia che ora viene chiamato cascina Caloggio  e della polveriera della Leon Bleaux

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dove depositavano le munizioni, trasportate lì con un carretto a cavallo dal viottolo di campagna che ora è la Via Verdi...

Ma spiega anche come verranno modificati i canali della zona, il secondario Garbagnate e il terziario Garbagnate 3 che porterenno l'acqua del Villoresi all'Expo 2015.  

 

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24 marzo 2013

Sarebbe stata la terza giornata di lavoro. Piove incessantemente. Si rinuncia persino a fare un sopralluogo. Oggi nessuna osservazione.

 

 

22 marzo 2012

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La vegetazione è ancora in ritardo, ma è il grande momento della flora nemorale di cui l'oasi è ricca.

Le fioriture dei campanellini sono gia avvenute da tempo e sembrano ormai avviarsi al termine.

Sono nel pieno della fioritura le scille e le veroniche. I lamium si vedono poco.

Iniziano quelle di favagelli, anemoni, pratoline, violette e stellarie (?).

Spunta già qualche fiore sui campanellini estivi e sui narcisi.
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x10 marzo 2013

Cielo nuvoloso e foschia. È da una settimana che piove. Il prato umido è più sommerso che fradicio....

La primavera si fa attendere e parecchio. Si prevede una nuova perturbazione in settimana, con  freddo, acqua a neve per domenica 17. Staremo a vedere . 

xNell'oasi le gemme sono ancora dormienti sulla maggior parte delle piante.

Sono fioriti da tempo i saliconi, i noccioli e gli ontani, come è prassi in questa stagione. Ma a parte qualche fiore di campo stentato e molto comune, come le veroniche e le false ortiche, sono ben scarsi i segnali della fine di un inverno che non vuole lasciarci. 

Occore una certa attenzione per scorgere i boccioli del corniolo e del prugnolo, le prime  foglioline del sambuco e della fusaggine e qualche ovatura di rana.  

Ma sono i campanellini che danno spettacolo. Si temeva che la siccità della scorsa estate li avesse danneggiati, ma non sembra proprio. La popolazione originale è in piena forma e si torvano nuovi campanellini isolati in molte altre zone dell'oasi. 

Per contro invece le scille , anche queste fiorite, sono diventate una rarità [si vedrà poi che non è così]. 

Probabilmente il 24, giornata già in calendario per lavori, arrivrà una visita di gruppo, promossa dal Comitato per il Parco Regionale della Brughiera Briantea [visita rimandata al 22 giugno].

Si effettua una giro dell'oasi per verificare le condizioni della vegetazione, cercando di prevedere quello che potremo mostrare agli ospiti. Si spera che fra 15 giorni la primavera cominci a fare sul serio.  

 

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Inverno (dic 2012 - feb 2013): annotazioni

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L'inverno non ha portato punte di freddo intenso, ma varie nevicate che hanno ritardato la ripresa della vegetazione e rallentato i normali lavori di manutenzione.

Per i tagli colturali degli alberi, che vanno effettuati nella cosiddetta stagione silvana, si è proceduto con molta cautela...

Il caldo dell'estate 2012 ha colpito duramente, ma si dovrà attendere la ripresa primaverile per valutare l'effettiva dimensione dei danni causati agli alberi. 

Eventuali sfoltimenti sono rimandati all'inverno 2013 /2014 salvo per le piante abbattute dal vento, pericolanti o comunque indicate dai tecnici del Parco...

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x18 novembre 2012: Festa dell'albero

Diversi i gruppetti di visitatori pervenuti durante la giornata. La partecipazione e l'interesse mostrati sono stati notevoli, come da tempo non si verificava.  Fra i visitatori questa volta anche qualche esperto naturalista!

Molti hanno appofittato della possibilità di lasciare un segno duraturo della loro presenza mettendo a dimora una pianta che andrà arricchire il patrimonio floristico dell'oasi.

Oggi le osservazioni sono molto limitate. Tutti hanno avuto altro da fare. 

Annotiamo solo che l'oasi è in veste pienamente autunnale. Curiosamente però si sono notati fiori, sia pure stentatissimi, sugli evonimi e sulle sanguinelle.  Bacche sui viburni, sui biancospini e sugli evonimi. 

Pochi gli insetti e nessuna libellua.   

 

 

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fusaggine con fiori e bacche

28 ottobre 2012: le stagioni si accavallano

 

Con il ritorno all'ora solare sembra arrivato anche un anticipo dell'inverno. Ma sulla vegetazione non si notano ancora i segni dell'autunno pieno e anzi, a ben vedere, si scorge persino qualche fiore, come in una seconda primavera. Le flglie secche di qualche pianta morta ci ricordano la siccità e la calura dell'agosto scorso...

 

 

 

 

 

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21 ottobre 2012: giornata di lavoro

Sono presenti pochi volontari, ma il lavoro è intenso e la giornata fruttuosa. 

 

Vedi l'elenco dei lavori svolti

 

Immagini 

Una piccola galleria di immagini tratte dalle varie osservazioni 

 

 




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