LUGLIO 2011

Prunella sp.
Prunella sp.

 

robinia morta
Robinia morta

 

GIUGNO 2011

 

more di gelso
More di gelso

 

rosa canina
Rosa canina

 

MAGGIO 2011

 

A
Pallon di maggio

 

APRILE 2011

 

a
Foglioline verdi, foglie secche e fiori bianchi.

 

MARZO 2011

giornata di lavoro
11 marzo 2011 - : si piantano nuovi alberelli

 

Fiori di biancospino
Fiori di biancospino

 

Fiori di pado
Fiori di pado

 

schiuma
La schiuma sui tronchi

 


scilla bifolia
Scille

 

campanellini invernali
Campanellini invernali in piena fioritura

 

resina
La "resina" sul rametto di ciliegio  è un fungo:  Tremella mesenterica

 

fiore conrniolo
Fiori di corniolo

 

sambuco
le prime foglioline sono di sambuco

 

FEBBRAIO 2011

 


saliconeIl salicone anticipa la primavera

 

campanellini invernali

Primi camapanellini sotto la pioggia

 

acero
Samare di acero campestre

 

OTTOBRE 2010

 

evonimo
Frutti di berretta del prete

 

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Osservazioni 2011 e 2010

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20 novembre 2011 - Festa dell'albero

x xI volontari al mattino e nel primo pomeriggio mettono a dimora oltre 50 nuovi alberelli provenienti dal vivaio della Forestale di Curno (ERSAF).


Il Tglio nostrano ( Tilia platiphillos ) è un nuova essenza per l'oasi


Nel pomeriggio si guidano i visitatori alla scoperta dei segreti dell'oasi...




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23 ottobre - Biodiversamente 2011

Biodiversamente 2011Oggi giornata dedicata alla biodiversità. Banchetto e presenze delle grandi occasioni.

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Quest’anno si è proceduto a un primo diradamento delle piante che erano state messe a dimora a una distanza di 1,5 metri. Sembra che quelle rimaste ne abbiano già tratto beneficio. Si teme però che nel sottobosco possano proliferare i rovi.

Nel bosco nuovo lo strato di humus è ancora minimo ed è per questo forse che i fiori selvatici vivono solo nel bosco vecchio. 

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16 ottobre 2011

a
L’ondata di freddo che da una settimana ha chiuso l'estate non da ancora segni evidenti.

Le chiome delle robinie  sono schiarite... La vite del Canadà è rosso acceso, dove prende più sole: un po' sulla via Caloggio, molto oltre l'oasi.  

Oggi nemmeno una zanzara. È questo forse l’effetto più evidente del freddo.

Verso il Nirone camina un coleottero ( Carabus coriaceus ), grande almeno 3 cm, che si lascia fotografare buono buono (foto a sinistra).







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25 settembre 2011

aArrivando dalla via Caloggio  il canale scolmatore si presenta secco (foto qui a sinistra). Forse la campagna non ha più bisogno di acqua. Presso il ponticello scorre ancora un po’ di acqua.

All’inizio dell’oasi, sulla sinistra della via, una grande farnia verde scuro svetta sul resto delle vegetazione.

...

Oggi, essendo una giornata di lavoro,  è possibile visitare la parte normalmente chiusa dell'oasi...

Sulla riva domina un bella popolazione di Poligono pepe d’acqua ( Persicaria hidropiper ), abbastanza diffusa nell’oasi e nelle zone umide locali (foto destra) .

 

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10 luglio 2011

Oggi scarse novità all'oasi. Giornata calda e afosa con molte zanzare piccole. Verso la fine della mattinata il cielo si è annuvolato. L'oasi è molto verdeggiante, il sole alto crea forti contrasti di luci. L'oasi è frequentata da sportivi, ciclisti con bambini e comitive in cerca di refrigerio.

Sul sentiero 1 subito a destra verso il canale, una robinia di almeno una decina di metri è morta. Più avanti verso la radura un pado di un paio di metri altrettanto.

Varie bacche cominciano a colorarsi, quelle del sambuco , del viburno , della lantana e della berretta del prete . I prugnoli hanno i frutti già scuri. Alcune more sono già mature. Le  corniole  sono rosse ma ancora asperrime. Per essere gradevoli devono diventare viola.

Da qualche tempo sto osservando il sottobosco che a livello del prato è estremamente variabile e senza una apparente ragione logica. Una volta o l'altra voglio prendere degli appunti e fare foto. A zone ben distinte il sottobosco è coperto di edera, di rovi, di erba secca, di erbetta bassa verde tenero, di erba più alta, di pervinche… davvero strano.

Il prato umido (sentiero 4) è ricco di fiori di vari colori. Troppi per mettermi a classificarli. Mi colpisce invece un fiorellino poco appariscente che ritrovo in varie zone, a cominciare dal sentiero 1. É una Brunella (probabilmente Prunella vulgaris ). 

anatreQuanto a libellule sembra che la stagione sia al culmine. Nella radura solo le solite Platicnemis pennipes . Però sul sentiero 1 volava una grossa Aesnide , subito scomparsa. Un'altra nello stagnetto anche questa apparsa per poco. Sul
sentiero 2 del Nirone molte Calopteryx splendens che vedrò anche in altre zone dell'oasi. Nel prato umido altre libellule, probabilmente Orthetrum e finalmente un Sympetrum pedemontanum , forse neosfarfallato. Anche di questi ne vedrò un
altro paio, ma senza ricavare foto decenti. All'ex orto qualche Orthetrum   fotografato male oltre ai soliti abbondanti inquilini fissi. Nel prato volteggiavano un altro paio di Aesnide . Inutile cercare di fotografarle.

Sulla strada del ritorno una bella famigliola di anatre sguazza nel canale secondario.

 

 

12 giugno 2011


Calopteryx splendensPiogge abbondanti per tutta la settimana e forse ha anche grandine, ma oggi il cielo è nuvoloso e finalmente non piove. Ogni tanto il sole occhieggia, ma poi difetta per buone foto. 

Il canale secondario è stracolmo di acqua e il terreno è allagato in vari punti. Servono gli stivali. Sulle foglie non si vedono danni da grandine evidenti. Nel canale secondario una tartaruga scura di 15 cm si nasconde sul fondo (già intravista il 29 maggio, di certo esotica) e sulla riva un’oca domestica con i pulcini. Al ritorno anche una coppia di germani, questi selvatici e particolarmente grandi.

Alcuni sportivi corrono nel perimetro dell’oasi. Lo fanno per evitare il nuovo rimboschimento, che ha il sentiero completamente inondato.

La vegetazione è rigogliosa. Padi e ciliegi hanno i primi frutti maturi. Le ciliegie sono asprigne e le more del gelso ottime. Le susine sono ancora immangiabili. I gelsi della radura hanno perso quasi tutti i frutti, ma non quelli del prato, che pure ben visibili nessuno coglie. Altri frutti come sambuchi , lantane , viburni , biancospini , sanguinelle , cornioli , ecc sono verdi. Robinie e ginestre hanno sviluppato i loro baccelli.

Nella radura nessun Sympetrum . Le Clopterix prendono il sole vicino allo stagnetto.

Sul tronco del pado morto una ../../specie di fungo nero lucido. Il castagno non sembra soffrire per le galle. Galle rosse, in parte annerite, sono solo su alcuni olmi , non su tutti.

I sambuchi sono piuttosto diffusi, i salici meno ma anche i pioppi non sono così rari.

Nel nuovo rimboschimento svolazzano le Calopterix (vedi foto). All’ex orto le Platycnemis pennipes si alzano a sciami ad ogni passo, ma non si fanno avvicinare.

Il prato a est, presso la siepe di spino cervino è allagato. Sul sentiero del ritorno il pero corvino, si fa fotografare male per la luce troppo scarsa. Supera i 3 metri che vengono dati come altezza massima da molti testi. Chissà se è della ../../specie nostrana (Almalenchir ovalis) o di qualche altra.

 

 

29 maggio 2011

aL'oasi, provenendo dalla via Caloggio si presenta bene. Bestie grosse come un pugno (rospi femmina o tartarughe?) scappavano nuotando sott'acqua nel canale secondario, pieno di acqua fino all'orlo.
Lo stagno è pieno di anfibi. I gelsi sono carichi di more mature. Sono nere, ma di gelso nero o bianco? Non basta il colore dei frutti per distinguere le due ../../specie. Hanno il picciolo (gelso bianco?) e se sono dolci anche quando non sono completamente mature dovrebbero essere proprio di gelso bianco. Chissà.

Morto uno dei due bei padi più vecchi e dotati di cartello in fondo al sentiero lungo il Nirone, svoltati a sinistra nel bosco vecchio. Presso la grande farnia , a destra del sentiero nel bosco vecchio, crescono parecchi ciliegi tardivi e anche a sinistra del sentiero verso l'altra farnia. Per eliminarli occorrono dei forbicioni, anche se alcuni hanno radici molto superficiali e quindi estirpabili.
Sono morti diversi alberelli nella zona del prato umido fuori dall'oasi, alcuni appena piantati, altri più grandicelli, forse per la siccità e la calura di questo maggio?
I pini silvestri lì sono 13. Lo scorso anno erano 14, ma alcuni erano stati privati delle radici dalle arvicole. Il conto non torna. 
Sono sono stati eseguiti diversi sfalci: bel lavoro.

Mi aspettavo di vedere più libellule, almeno di alcune ../../specie. Nessuna Libellula depressa , nessun Sympetrum pedemontanum , che di solito abbonda nella radura, nessuna Anax imperator e simili che di solito scorrazza nel prato. Forse la pioggia abbondante di ieri le ha tramortite. Molte Calopterix splendens , ../../specie nell'ex orto, come al solito, ed un bell' Orthetrum coerulescens maschio (identificato grazie a FNM - vedi foto). Molte anche le solite Platycnemis pennipes

 

 

22 maggio 2011

I volontari del WWF Groane erano al Fosso del Ronchetto di Seveso per la Festa delle Oasi. Alcuni però sono rimasti a presidiare il Caloggio e svolgervi qualche lavoro.
Buono il passaggio di gitanti in bici che hanno goduto del taglio sul sentiero dei biancospini e di parte del prato. 

Fattivo intervento di C. che ha affiancato M. M nello sfalcio...senza fine... del rimboschimento ai fontanili. Alle 17 si è presentato D.  che saltuariamente era presente anni fa, e cosi' la giornata di M.M. si è prolungata fino alle19,30. I. ha ceduto le armi ben un'ora prima, soddisfatta per il recupero di una piccola area dove ha rinvenuto estensione di vinca e presenza di sigilli di Salomone . Così si tutela la flora nemorale!

 

 

 

8 maggio 2011

Cominciano a fiorire alcune sanguinelle . Sono fiorite le rose canine . Sono in piena fioritura i sambuchi e i viburni . Stanno sfiorendo le robinie .

Nessuna libellula.

Sono morte diverse robinie oltre il Nirone, nei pressi dell'ex orto.
fiore di ginestra
Fiore di ginestra lungo la via Caloggio

 

 
a

1 maggio 2011

Cominciano a fiorire i viburni o pallon di maggio e  sambuchi . Sono in piena fiorituta le robinie .

Ho visto tre libellule e qualche farfalla.

Sono morti due grandi sambuchi oltre la radura del sentiero n°1.

 

 

  

13 marzo 2011: Festa dell’albero… bagnata

Questa mattina ci doveva essere la festa dell’albero. La pioggia insistente ha impedito ogni attività.

Molte ../../specie di piante sono piene di piccole gemme verdi, a cominciare dai salici piangenti sulla via Caloggio. Alcuni sambuchi , ma solo alcuni, hanno delle vere foglioline, altri nemmeno le gemme. I fiori dei cornioli , assieme ai saliconi   danno le uniche macchie di colore. Gemme e boccioli si intravedono sulle chiome degli alberi più alte ed esposte alla luce.

Fra le stranezze una schiuma bianca colava da un paio di tronchi e una ../../specie di “marmellata” giallastra e traslucida sul rametto di un ciliegio che dovrebbe essere un fungo:  Tremella mesenterica .

Nello stagno ci sono sei ovature, altre tre nella pozza sotto l’osservatorio. Dovrebbero essere di rana rossa.

schiuma

I campanellini invernali , oltre alla popolazione principale sono in altre quattro zone e, isolatamente, sparsi anche altrove. Si vedono anche silvie poche, scille , pratoline e i primissimi e stentati  ranuncoli flavagelli .  

Nel prato della panchina, sono fioriti un paio di cornioli ed un olmo ha fiori rosa ad altezza d’uomo.  

Ho cercato di prendere appunti, ma ho scoperto che le biro, quando la carta è bagnata, non scrivono.

resina

 

 

6 marzo 2011

Finalmente è arrivato il sole dopo giorni freddi e piovosi. Le montagne si sono imbiancate e la primavera sembra essere stata rinviata . Nel frattempo i campanellini invernali sono fioriti tutti e più dello scorso anno. Alcuni esemplari stanno allontanandosi di qualche metro dalla zona originaria della piccola colonia. Chi trasporta i loro semi?

Anche presso l'osservatorio sono fiorite una decina di piante di campanellino. Sono fiorite anche le scille, ma non gli anemoni , le pervinche e i lamium . I narcisi , residuo di ../../specie coltivate, hanno il bocciolo chiuso già da 15 gg. I narcisi selvatici sembrano scompasi, ma quelli dovrebbero fiorire verso maggio.

Tra gli arbusti, oltre al salicone, sono apparsi i fiori del corniolo, ancora in bocciolo. Nel sentiero 1 lungo il Nirone ci sono 13 piante di corniolo timidamente tinte di giallo. Per il resto le piante hanno gemme molto piccole e solo alcuni sambuchi hanno emesso le prime foglioline di un paio di cm (foto a destra).

Le arvicole hanno reciso le radici di varie piante, pini silvestrie e farnie che per ora si reggono stentatamente, senza alcuna possibilità di sopravvivenza.  Occorrerà ripiantarle alla prossima festa dell'albero prevista per il 13 marzo.

A destra una farnia di 3 metri ridotta senza più radici
a

 

 

13 febbraio 2011

biancospino

Il Caloggio è sotto la pioggerellina, giunta dopo giorni di siccità e di temperatura sopra la media stagionale. Nel canale secondario del Villoresi è tornata l’acqua e anche il Nirone è bello pieno. Le piante non danno molti segni di ripresa. Forse la pioggia darà nei prossimi giorni lo spunto necessario, almeno se la temperatura non riscenderà. 

Il salicone con le sue fioriture si fa notare (foto a destra). É lungo la Via Caloggio e nel nuovo rimboschimento, appena oltre l’oasi. Dovrebbe essere anche nel prato umido della parte chiusa dell’oasi, cresciuti spontaneamente lo scorso anno.  

Il corniolo dovrebbe essere la prima pianta a fiorire assieme al salice. Per ora ha solo delle piccole gemme e la fioritura non sembra imminente. 

Altre piante hanno gemme sviluppate, altre ancora sembrano ancora nella fase di riposo. Curioso il biancospino (foto a sinistra ) appena a sinistra del ponticello: porta ancora delle bacche rosse e ha delle nuove  gemme rosseggianti.

I noccioli , ma non tutti, mostrano infiorescenze pendule e dai tronchi e dai rami emettono gemme rosseggianti, piccole ma ben visibili. 

 I prugnoli che precedono la radura, sotto i fili dell’alta tensione, hanno i boccioli pronti ad aprirsi. 

Lo stagnetto è stato ripulito e risistemato.  

La sorpresa più bella è data dalle prime fioriture del campanellino invernale (foto a destra).

 

 

 

ciliegio

6 febbraio 2011

Lo stagno (foto a destra) è completamente ghiacciato.

L' acero campestre conserva appesi ai rami i frutti della stagione precedente (foto a destra) .

Il ciliegio selvatico (foto a sinistra) mostra sulle foronde più alte le sue gemme in attesa dei primi tepori.


 
stagno ghiacciato

 

 

2010

10 ottobre 2010

La visita si proponeva di verificare se comparivano i primi segni dell’autunno.

In realtà la quasi totalità della vegetazione è ancora in veste estiva. Frugando però qua e là qualche segno del cambiamento si vede. 

Le numerose foto scattate sono andate  a riprendere inevitabilmente le bacche e il fogliame arrossato, per cui sembra che tutto il Caloggio sia già in piano autunno, ma non è così.

Sul sentiero verso lo stagno e la radura (s1)ci sono molte piantine piccolissime, spuntate da sole, più di quelle notate precedentemente.

Sul sentiero lungo le rive del Nirone (s2), e poi, girando in fondo a sinistra sul sentiero nel bosco vecchio (s3), i sono ben 14 cartelli di segnalazione di alberi. Ma non tutte le  piante interessanti non sono segnalate.

Una specie di guida alla visita dell’oasi potrebbe contenere indicazioni molto dettagliate per alcune zone e generiche per il resto.

evonimo
Spiccano nel verde della vegetazione la foglie completamente rosse della vite canadese , alcune foglie virate del pado , dell' olmo e del ciavardello , le bacche del viburno e del biancospino e le piante della berretta del prete (foto a destra).