Osservazioni   x

| Osservazioni dell'anno 2012 |

6 maggio 2012 

chiocciola 
Una chiocciola sembra gradire le foglie del pado. 
 

 

Oggi, approfittando di una insperata tregua del maltempo, rapida volata al Caloggio.

 

 

Via Caloggio

ginestre fiorite non tutti i sambuchi sono fioritiIl secondario è pieno di acqua, più del solito.

In questi giorni sono fiorite ovunque le robinie e i sambuchi , ma questi ultimi al Caloggio sembrano un po’ in ritardo.

Ci sono molti luppoli .

Nel canale e poi nello stagnetto gli anfibi si tuffano appena ci si avvicina.

All’inizio della via sono fiorite le ginestre , salvo due,  probabilmente di specie diversa [indagare]. Sono fioriti i viburni e gli evonimi questi in modo poco vistoso. Lantane e sanguinelle non ancora. Completamente sfioriti i biancospini .  

 

Verso la radura e lo stagnetto (sentiero 1)

Fraxinus oxycarpa Ciliegi , padi e prugnoli hanno già i frutti, seppure ancora acerbi.

I padi quest’anno hanno fruttificato poco, forse per il ritorno del freddo, seguito dalle piogge. Le frangole hanno dei fiorellini piccolissimi.

Nel sottobosco non si vede più alcun fiore di pervinca , che pure altrove c’è ancora. Solo qualche  lamium , Ajuga reptans , le prime chelidonie , e poco altro.

Il fico presso lo stagnetto è ancora senza foglie. Questa sembra l’unica pianta morta quest’anno.

Oggi l’attenzione è rivolta ai frassini cui è stata dedicata una nuova scheda su questo sito. Fra il sentiero 1 e il Nirone ce ne sono alcuni ben sviluppati, ma hanno le foglie solo in alto e anche le gemme sono fuori portata. Benché non siano particolarmente giovani, hanno la corteccia ancora piuttosto liscia, con poche fessurazioni verticali. Per questo sembrerebbero F. excelsior , ma le foglioline affusolate e soprattutto la testimonianza di chi li ha piantati ci dicono che si tratta di Fraxinus oxycarpa . Dovrebbero essercene altri coetanei e della stessa specie al centro e a nord del rimboschimento. Li cercheremo un’altra volta. 

 

 

 

x Lungo il Nirone (sentiero 2)

Il falso giacinto [?] si è propagato: da una piantina solitaria lo scorso anno ora ne vedo almeno tre, di cui due sulla parte sinistra del sentiero 2.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

foglie di pado con escrescenze

Il bosco vecchio (sentiero 3)

Il grande pado, oltre la curva all’inizio del bosco vecchio, la scorsa primavera era morta una pianta gemella, ha le foglie con delle piccole escrescenze. La stessa cosa non  si nota su altri padi. 
 

foglie di pado

Le escrescenze sulle foglie del Pado sono galle provocate dall'acaro Phytoptus padi (segnalazione di Maurizio M.). Vedi qui 
escrescenze sulle foglie del padoOsservo altri frassini nei pressi. Sono decisamente più giovani dei precedenti. Hanno il tronco esile e la corteccia molto liscia. Ormai sono rimaste poche gemme sui lati di alcuni rami. Sembrano molto scure. Fotografo anche le foglie. Le foglioline sono larghe e la dentellatura è irregolare, ma non fittissima. Questi dettagli fanno propendere per il Fraxinus excelsior . L’identificazione è poi confermata..

Il castagno piccolo ha delle galle.

Il piccolo olmo , sorvegliato speciale e mascotte di questo s, sorvegliato speciale e mascotte di questo sito, raggiunto con una breve deviazione sul sentiero 6, sta bene.

 

 

infiorescenze di farniaIl prato umido (sentiero 4)

Passando all’ansa (sentiero n.4) il terreno fradicio consiglia di soffermarsi poco.

Un frassino  sulla sinistra mostra caratteri incerti [da approfondire]. In zona sembra che ce ne siano un paio di dubbia origine, forse Fraxinus americana {verificare]. Altri piantati dal Parco dovrebbero essere Fraxinus excelsior {verificare].
 
felceProseguendo a destra fino Nirone, la felce presso la riva, che nello scorso inverno sembrava morta, vegeta alla alla grande.   

Di nuovo al prato umido, i due biancospini in fondo a destra del sentiero, oggi acquitrinoso, sono stracarichi di frutti, ovviamente immaturi.

Anche qui tutte le piante sembrano vive, anche la farnia sul finire del prato a sinistra, che fino a poco fa era senza foglie, ora le ha molto piccole ed è piena di infiorescenze verdi, forse il segno di una sofferenza in atto.

 

 

 

 

 

L'ex-orto (sentiero 5)

coccinella bruchiNell’ex orto non c’è ancora nessuna libellula. In compenso c'è una coccinella.

Luppoli anche qui.

 

 

Rilevazione delle coordinate geografiche [Geotag 1?] presso un pado con robusto tutore al centro della zona.

 

 

 

 

Una strana ragnatela avvolge un rametto di evonimo (fotro a destra). Dentro ci sono dei bruchi apparentemente imprigionati. Non si vede alcun ragno. Ragnatela o bozzolo?

 

Risposta di Maurizio M.: Sono bruchi di Yponomeuta cagnagella . Non sono imprigionati da un ragno ma producono loro la ragnatela per difendersi dai predatori.
bruchi
Grosse ragnatele su arbusti ai margini delle strade

"Tignola o Ragna dell’Evonimo, Yponomeuta cagnagella (Hübner) , è una farfalla notturna le cui forme giovanili (larve o bruchi) hanno comportamento gregario e si nutrono di foglie di numerose piante arboree ed arbustive che vivono nel bosco o ai margini di campi coltivati.
I bruchi di questa specie sono di colore giallo con due evidenti file parallele di punti neri sul dorso. Le piante attaccate si presentano con i rametti avvolti in fitte tele sericee simili a ragnatele al cui interno si trovano le larve in alimentazione. In alcuni casi si può arrivare alla defogliazione dell’intera pianta. Gli attacchi di questo lepidottero sono spesso limitati a singole piante o nuclei e la sua presenza non richiede di norma specifici interventi di controllo. Altre specie affini attaccano le piante da frutto.
Gli attacchi di questa Iponomeuta, i cui bruchi non sono pericolosi per l’uomo e gli animali domestici o selvatici, non vanno confusi con le infestazioni di Processionaria della quercia, i cui nidi ben più compatti e di colorazione mimetica si rinvengono solo su fusti e grossi rami di querce caducifoglie come il cerro e la roverella."
Da: Leonardo Marianelli, Lorenzo Marziali, Pio Federico Roversi
CRA – Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura
Istituto Sperimentale per la Zoologia Agraria – Firenze

 

 

Ritorno

Geotag 2: all’inizio del prato umido, presso un grande evonimo sulla sinistra.

Geotag 3: presso cartello delle sette cascate all’inizio dell’oasi.

 

 

robiniaIl prato (sentiero 6)

ciliegeGeotag 4: al centro della panchina.

Una robinia , in direzione della cascina, ha solo fiori e rami secchi. Non sembra in buone condizioni.

Fotografie all’ olmo , a rami di ciliegio con frutti verdi e al piccolo noce con le foglie.

La rosa non ha fiori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sentiero 7

Sono mature delle specie di ciliegie (?), viste per la prima volta sul sentiero 7, poco prima del  ponticello e prima della frangola con il cartello.

La specie non è identificata e potrebbe essere alloctona  e nemmeno selvatica, ma è bellissima.

Sicuramente si tratta di una rosacea, forse una verietà di ciliegio.
ciliege? ciliege?
I fiori della stessa pianta fotografati in primavera fiori fiori

Geotag 5: al ponticello sul parapetto destro oltre la metà