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Uscendo dall'oasi si arriva al prato umido

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L'uscita dall'oasi vista dal prato umido

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Il nuovo impianto nekl prato umido al limitare del campo coltivato


aIl sentiero  attraversa il nuovo impianto 

 

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Tornando  verso l'oasi le due farnie dominano lo skiline 

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Percorsi

L'ansa e il nuovo impianto

Sentiero N°4

Descrizione

mappaQui siamo fuori dall'oasi. La zona però è sempre curata dai volontari del WWF. Siamo in una ansa del fiume Nirone, costituita da un prato umido, piantumato negli ultimi anni in varie fasi. Le piantumazioni più recenti sono della primavera del 2011.

Il prato umido

Se osserviamo il terreno ci accorgiamo che è di colore scuro, cosa insolita per la zona. L'argilla che caratterizza tutto il Parco delle Gorane è infatti di color ocra chiaro. Si suppone che questo particolare terreno derivi dal fondo di uno stagno ormai completamente interrato.

Nell'erba crescono vari giunchi, segno inequivocabile della condizione di umidità quasi costante. Quando piove poi il sentiero si allaga completamente e il prato a fianco affonda nell'acqua.

La zona è molto soleggiata. D'estate l'erba pullula di piccoli zigotteri (Platycnemis pennipes) e sul finire dell'estate è facile incontrare qualche Sympetrum sp. posato in mezzo al sentiero a riscaldarsi ai raggi del sole. 

Distanze

Il sentiero è lungo un centinaio di metri. Dapprima percorre un'ampia curva a sinistra fra arbusti e alberelli molto giovani. A metà curva è possibile seguire il confine dell'oasi  deviando a destra per raggiungere la riva del Nirone in una sua ansa. Si attraversa un prato dove si incontrano alberelli più svipluppati dei precedenti. Non c'è un vero e proprio sentiero ma l'attraversamento della vegetazione è abbastanza agevole, specie dopo qualche sfalcio. In tale caso si aggiunge al percorso un altro centinaio di metri fra andata e ritorno. Proseguendo poi il sentiero piega a destra. Costeggia nuovamente il Nirone fino a trovare sulla sinistra una bella siepe di biancospini.  

Albero per albero

a Sulla sinistra del sentiero troviamo dapprima un ciliegio e due frassini alti qualche metro e successivamente numerosi olmi, carpini, sanguinelle, saliconi, farnie e pini silvestri che non arrivano a un paio di metri [2011]. Fra questi, pioppi tremuli ed altre essenze appena piantate (nel 2010 e nel 2011). Come curiosità si può osservare che alcuni olmi sono suberosi e fra questi alcuni sono affetti da galle rosse sul fogliame.

Sulla destra, dopo un canaletto che costeggia l'oasi dove crescono dei giunchi, si vedono, verso il Nirone, tigli e ontani abbastanza alti. Più avanti, sulla destra del sentiero sanguinellecappelli del prete, piccole farnie ed altro ancora.

Dove il sentiero si affianca alle robinie che costeggiano il Nirone, sulla sinistra inizia la siepe di biancoscospino che prosegue senza interruzione fino all'ex orto. 

Immagini



panoramica
Panoramica del prato umido vista dal campo. Clicca per ingrandire.

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L'uscita dall'oasi che è sulla sinistra della foto. A destra sullo sfondo si intravede la Cascina Caloggio. Ottobre 2010

autunno
autunno 2008


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Novembre 2010

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Maggio 2011 - sullo sfondo le due farnie dell'oasi


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 Aprile 2011

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Giugno 2011
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Il sentiero, spesso allagato, attraversa i nuovi impianti del prato umido. Gennaio 2011

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La stessa inquadratura precedente nella prima giornata di sole dopo molte piogge  - 18 giugno 2011