SCHEDA SINTETICA

Altezza: 10 m (24 m)

Portamento: cespuglio

Longevità: 300 anni

FOTO

xFoglia con il margine profondamente inciso e con aculei

 

x
Albero intero 

 

cortecciaCorteccia

 

a Fiore

 

baccheFrutto  immaturo

 

Ilex aquifolium

Agrifoglio

Note

L'agrifoglio è presente al Caloggio a gruppi in diverse zone: presso lo stagnetto, all'inizio del bosco vecchio (sentiero 3 a sinistra) e alla testa della prima risorgiva nella parte chiusa. La sua chioma sempreverde e folta offre durante l'inverno un prezioso rifugio all'avifauna. É stato introdotto dopo il 1993. Vegeta bene ma non risulta che al momento si sia riprodotto da solo.  

Un esemplare, nella zona delle risorgive, sembra che abbia cominciato a fruttificare.

Nella punta sud dell'oasi, oltre la radura, un altro soggetto isolato (esemplare A) è forse un residuo degli orti preesistenti e sembrerebbe il più vecchio. Alto circa 5 m è l'unico con le foglie alte non lobate e sicuramente fruttifica, seppure in modo molto stentato forse perchè sovrastato dai rami di una robinia [vedi foto 2012].   

Da osservare e documentare

  • fiore
  • frutto maturo
  • ciclo vegetativo
  • eventuale diffusione autonoma
  • ...

Tassonomia e denominazioni

Classe: Dicotyledones Ordine: Celastrales Famiglia: Aquifoliaceae Genere: Ilex Specie: Ilex aquifolium

Nomi alternativi :   

Etimologia : il nome Ilex deriva da una certa somiglianza della foglia con li Leccio. il nome agrifolium  indicare la spinosità della foglia, dal latino.  

bDescrizione

Portamento:   Portamento cespuglioso, ma anche albero alto una decina di metri (secondo il Pignatti fino a 24 m). Il tronco è dritto, la chioma ha forma conica piramidale. La ramificazione parte fin dalla base ed è ascendente, regolare negli esemplari giovani, più irregolare negli adulti.  

 

Crescita e durata pianta molto longeva a lento accrescimento. In Italia ci sono esemplari di oltre 300 anni, per esempio in una nota colonia sulle Madonie (Sicilia).

 

Corteccia : verde inizialmente, presto si ingrigisce

 

Gemme :  verdi piccole appuntite

 

Foglie : alterne, sempreverdi, coriacee, lucide, scure con sottile bordo verde chiaro. Chiare sotto, hanno nervatura penninervia di color chiaro. Nervatura centrale evidente. Persistono sulla pianta fino a 3 anni. Sono elittiche (o ovali) con punte acuminate ai lati e in punta, lunghe  5 - 7 cm, picciolate. Il picciolo dovrebbe essere appiattito (verificare). 

Le  foglie si presentano con forme diverse: in genere nella parte superiore della pianta, o negli esemplari adulti, hanno margine unito, ondulato e la spina solo in punta. Nella parte inferiore della pianta le foglie solitamente hanno margine con 6 - 8 (ma anche 5 - 10) spine per lato. La maggior spinosità delle foglie inferiori costituirebbe una difesa da animali erbivori che altrimenti se ne ciberebbero. Tuttavia alcuni studiosi sostengono che la diversità della foglie dipenda dall'età della pianta. Nella realtà la differente morfologia sembra alquanto sfuggire alle regole: alcuni esemplari hanno foglie di un solo tipo, altri li mescolano sullo stesso ramo.   

 

Fiori : unisessuali su piante diverse (dioiche), di 6 - 8 mm bianchi se maschili, orlati di rosso se femminili. Sono impollinati dalle api. I fiori sono profumati. La fioritura dovrebbe avvenire in aprile maggio e proseguire sporadicamente durante l'estate (verificare). Qualche volta rifioriscono in autunno (verificare). 

 

Frutti:  bacche (drupe) lucide, rosso vivo di 1 cm di diametro o poco meno, verdi in luglio, maturano in inverno ma sono già rosse a settembre (verificare). Sono tossiche per l'uomo ma dovrebbero essere appetite dagli uccelli e particolarmente a merli e tordi (così dice la bibliografia ma sarebbe meglio da verificare con l'osservazione diretta) che provvederebbero a disseminarle (al momento non risultano). Se l'inverno offre altre opportunità di almentazione agli uccelli, persistono sulla pianta fino a marzo.  Le bacche crescono ovviamente solo sugli esemplari femminili. 

Identificazione

Riconoscimento : inconfondibile. Si nota facilmente durante l'inverno per la sua chioma verde scuro. 

 

Specie simili : nessuna, salvo varietà ornamentali da giardino con foglie e frutti di colori e forme diverse che al Caloggio non sono presenti.   

 

Distribuzione

Origine : europea atlantica e mediterranea.

Habitat : luoghi umidi e ombra, anche se accetta il pieno sole, purche il terreno non si secco. Teme gli sbalzi di temperatura.   

Presenza: 

Tipo corologico :  Cresce in tutta Europa salvo nei paesi del nord.

 

Utilizzi

Impieghi: La pianta veniva usata, come il pungitopo, per proteggere le derrate alimentari dai topi (per questo motivo era chiamata anche pungitopo maggiore). Egualmente al pungitopo simboleggia le festività natalizie e di fine anno. Le prime cartoline del secolo scorso in Inghilterra, dedicate agli auguri natalizi, riportavano il disegno dell'agrifoglio.  Nel passato e presso diversi popoli ha avuto svariati impieghi magigici e simbolici.

Attualmente la pianta viene utilizzata in parchi e giardini perrchè sempreverde e  resistente all'inquinamento.

Commestibilità : tossica

Impieghi del legno : ricercato, duro e pesante, al punto da essere un buon sostituto dell'ebano, veniva utilizzato per piccoli lavori di artigianato e particolarmente per manici termoisolanti di teiere. Per il suo largo impego, anche per l'uso decorativo dei rametti, la pianta è ormai rara allo stato spontaneo nelle zone densamente abitate come la nostra. 

Interesse medicinale : pur tossica per l'uomo avrebbe proprietà medicinali 

Interesse ecologico : al Caloggio è stata piantata per formare cespugli sempreverdi che offrano rifugio alla piccola fauna durante l'inverno in sostituzione del lauroceraso che è stato quasi completamente eliminato, ma che funzionava ottimamente sotto questo aspetto. Le bacche dell'arifoglio dovrebbero essere appetite dagli uccelli. Preziose come cibo durante l'inverno. Le foglie coriacee non sono facilmente attaccabili da parassiti e malattie, e tuttavia non ne sono esenti (ditteri agrozomidi, cocciniglie, eziologie fungine varie). Una farfalla ( Celestrina argiolus britannia ) che utilizza proprio l'agrifoglio come pianta nutrice. Mai notata al Caloggio    

 

Ciclo vegetativo stagionale

Osservazioni al Caloggio

  Ge1 Ge2 Fe1 Fe2 Ma1 Ma2 Ap1 Ap2 Ma1 Ma2 Gi1 Gi2 Lu1 Lu2 Ag1 Ag2 Se1 Se2 Ot1 Ot2 No1 No2 Di1 Di2
Foglie                    
Fiori                    
Frutti                    
Rica vuota
Fiori *

* Secondo indicazioni bibliograiche

Immagini

x
Pianta di agrifoglio di pochi anni

 

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Giovane piantina di agrifoglio

 

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Una siepe composta da numerosi agrifogli presso la testa del Cavo Litta.

 

x
Il numero delle spine della foglie è molto variabile e diverso anche nei due lati della stessa stessa foglia.

 

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Foglia con spine

 

x
Notare il bordo verde chiaro e la costolatura dello stesso colore.

 

corteccia
Tronco e corteccia dell'esemplare forse più vecchio, nel boschetto oltre la radura (sentiero 1 - esemplare A) )

 

foglie non lobate
L'esemplare A è forse l'unico ad avere le foglie alte (da un metro in su) non lobate e con il margine quasi senza spine

 

bacche
Bacche immaturo dell'agrifoglio (esemplare A) nel maggio 2012 . Successivamente non sono giunte a maturazione. 

 

 

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