Prunella sp. 10/07/11 Prunella sp.

 

 

robinia morta10/07/11 Robinia morta

 

 

more di gelso
29/05/11 More di gelso

 

 

rosa canina
08/05/11 Rosa canina

 

 

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  01/05/11 Pallon di maggio

 

 

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10/04/11 Foglioline verdi, foglie secche e fiori bianchi.

 

 

giornata di lavoro
17/04/11 Si piantano nuovi alberelli

 

 

 

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Osservazioni dell'anno 2012

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Inverno (dic 2012 - feb 2013): annotazioni

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L'inverno non ha portato punte di freddo intenso, ma varie nevicate che hanno ritardato la ripresa della vegetazione e rallentato i normali lavori di manutenzione.

Per i tagli colturali degli alberi, che vanno effettuati nella cosiddetta stagione silvana, si è proceduto con molta cautela...

Il caldo dell'estate 2012 ha colpito duramente, ma si dovrà attendere la ripresa primaverile per valutare l'effettiva dimensione dei danni causati agli alberi. 

Eventuali sfoltimenti sono rimandati all'inverno 2013 /2014 salvo per le piante abbattute dal vento, pericolanti o comunque indicate dai tecnici del Parco...

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x18 novembre 2012: Festa dell'albero

Diversi i gruppetti di visitatori pervenuti durante la giornata. La partecipazione e l'interesse mostrati sono stati notevoli, come da tempo non si verificava.  Fra i visitatori questa volta anche qualche esperto naturalista!

Molti hanno appofittato della possibilità di lasciare un segno duraturo della loro presenza mettendo a dimora una pianta che andrà arricchire il patrimonio floristico dell'oasi.

Oggi le osservazioni sono molto limitate. Tutti hanno avuto altro da fare. 

Annotiamo solo che l'oasi è in veste pienamente autunnale. Curiosamente però si sono notati fiori, sia pure stentatissimi, sugli evonimi e sulle sanguinelle.  Bacche sui viburni, sui biancospini e sugli evonimi. 

Pochi gli insetti e nessuna libellua.   

 

 

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fusaggine con fiori e bacche

28 ottobre 2012: le stagioni si accavallano

 

Con il ritorno all'ora solare sembra arrivato anche un anticipo dell'inverno. Ma sulla vegetazione non si notano ancora i segni dell'autunno pieno e anzi, a ben vedere, si scorge persino qualche fiore, come in una seconda primavera. Le flglie secche di qualche pianta morta ci ricordano la siccità e la calura dell'agosto scorso...

 

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21 ottobre 2012: giornata di lavoro

Sono presenti pochi volontari, ma il lavoro è intenso e la giornata fruttuosa. 

 

Vedi l'elenco dei lavori svolti

 

x16 settembre 2012: una giornata di lavoro e la conta dei danni della siccità

I lavori effettuati sono indicati su una mappa, per la prima volta.

Molti i danni fra la vegetazione. Varie le piante morte. Forse i Carpini hanno subito i danni maggiori, a seguire Farnie e Padi

Alcune piante, come ad esempio i Ciliegi non mostrano alcun segni di sofferenza. 

Non mancano poi le sorprese.

Nella perlustrazione si rintracciano il Ligustro nostrano che sembrava scalzato all'oasi da una specie esotica sempreverde e invasiva, e il Mughetto di cui si era persa traccia. 

Molto interessante poi un fungo mai visto prima nella zona (foto a destra). 

 

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22 luglio 2012 - giornata di lavoro

Tempo incerto e pochi i volontari. Ciò nonostante si sono svolti i lavori previsti e si sono anche effettuate interessanti osservazioni.

Al mattino

Si è sistemato il tratto lungo il Nirone (sentiero 2) vicino al salice caduto, tagliando tutta le piante di fitolacca , alte già quasi 2 metri. Inoltre si è cercato di contenere la vite del Canadà .
Terminate queste prime operazioni si sono eliminati i ricacci di Prunus serotina , che annualmente si presentano particolarmente nella zona nord del bosco vecchio (sentiero 3).

Al pomeriggio

Ci si è spostati verso i fontanili (zona recintata normalmente chiusa al pubblico) e si è cercato di sistemare il rimboschimento del parco nel cosidetto "bosco dei bambini". Questo rimboschimento richiede parecchio impegno da parte dei volontari. La vegetazione infestante è parecchio rigogliosa e rischia di sopraffare le piante messe a dimora dal Parco in vaste zone. Invece che prevedere nuove piantumazioni si preferisce ora salvaguardare le piante autoctone che sono ricresciute spontaneamente: molte sono  pioppi e saliconi

Strani pioppi ibridi

In questa zona spuntano e crescono dei pioppi che non appartengono alle specie più comuni per la zona ( Populus nigra , P. x canadensis e P. tremula ). Sarebbe interessante riuscire a determinarne a quale specie o, più probabilmente, a quale ibrido appartengono. Notoriamente i pioppi sono in grado di produrre numerosi ibridi, anche spontaneamente. A prima vista sembrerebbero dei Populus canescens ( pioppo gatterino ) che è un ibrido naturale molto probabilmente originato da individui maschili di pioppo tremulo Populus tremula e femminili di pioppo bianco Populus alba. Il pioppo ibrido comunque poi si riproduice da solo. La pianta matrice del posto potrebbe essere un grosso pioppo, piuttosto simile ai vari alberelli in crescita, che era già presente alla nascita dellì'oasi e presistente alla sistemazione dell'area. Nei dintorni non esistono altri alberi adulti simili e, per quanto ne sappiamo, potrebbe essere l'unico presente nella zona sud del parco.
I fontanili e il Caloggio, per la natura del terreno e le condizioni climatiche, rappresentano un punto d'incontro fra la bassa pianura, zona del pioppo bianco, e l'alta pianura, zona del pioppo tremulo, e potrebbero benissimo aver favorito lo sviluppo di questo ibrido naturale. Se qui dovesse diffondere spontaneamente, prendere piede e sviluppare una piccola popolazione di questa specie sarebbe un fatto interessante e probabilmente anche positivo. La questione è sicuramente da approfondire e da seguire nel tempo.

 

8 luglio 2012

Un tripudio di libellule. Mai viste tante Calopteryx splendens , come quest'anno, ovunque nell'oasi, dove arriva un raggio di sole...

Seguono altre brevi annotazioni sulla flora

 

 

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20 giugno 2012

Nella notte fra martedi 19 e mercoledi 20 si è spezzato un grosso ramo dalla quercia più imponente del Caloggio.

La cosa strana è che è avvenuto in assenza di condizioni metereologiche avverse, ossia temporali o forti venti, ma sembra che abbia ceduto proprio il legno improvvisamente.

Non vi è nemmeno presenza di un nido di picchio che potrebbe aver indebolito il ramo.

Le dimensioni del ramo spezzato sono imponenti, diametro di 30 cm per una lunghezza di circa 15 metri  tanto che nella caduta è arrivato persino ad  ostruire il sentiero.

Nel folto dei rami vi è un grosso nido (cornacchia o colombaccio?) 

 

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x3 giugno 2012

Oggi è prevista pioggia già dal mattino. Il cielo è grigio ma non cade nemmeno una goccia. Le foto però vengono tutte scialbe.

Oggi al Caloggio si rileva la presenza di una nuova specie erbacea. Per il resto si osserva la natura nella sua lenta evoluzione.


Osserviamo quindi un fiore che lo scorso anno non c’era (foto a sinistra). 

Sarebbe  Lysimachia nummularia , detta Mazza d’oro strisciante , ma anche Quattrinella, Erba soldina, Erba moneta.

É segnalata da L. Gariboldi (Atlante della flora delle groane) nel Parco delle Groane, ma solo nella zona nord. Dunque è una bella novità. Come sarà arrivata qui?

É in una zona piuttosto umida, proprio come le conviene. Vedremo se la popolazione si manterrà e magari si espanderà. Ce lo auguriamo. 

 

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27 maggio 2012 - La natrice dal collare

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Potrebbe essere una ninfa di coccinella asiatica quella vista su una foglia di acero (foto a destra).

Nel corso della perlustrazione una natrice dal collare (foto a sinistra) si è fatta sorprendere nello stagnetto. La sua presenza nella zona non è una sospresa, ma è la prima volta che si lascia fotografare, esistando alla vista dell'uomo per un breve istante prima di fuggire.  

Varie le osservazioni sulla flora, che dalla fase della fioritura, che peraltro prosegue,  comincia a passare a quelle della fruttificazione. I primi frutti maturi sono le ciliege, ma se ne stanno sui rami più alti e soleggiati. 

Il maltempo ha provocato qualche danno nelle piantine più giovani... 

 

 

 

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25 maggio 2012 - Vista una arvicola

Oggi al Caloggio per la prima volta è stata vista distintamente un' arvicola . Le sue tracce in loco sono numerose e note da sempre, non ultime le radici rosicchiate delle piante più giovani. Ma non era mai stata osservata prima, forse perchè è un mammifero elusivo e  con abitudini notturne.   

Nuotava nel fontanile, era bruna, lunga 15 cm, con una coda molto corta di circa 6 cm. Non era senz'altro un topo e le fattezze erano quelle tipiche dell'arvicola. Una volta arrivata a riva è sparita nella vegetazione. Di che specie potrà trattarsi?

 

 

festa oasi 2012 Festa delle Oasi 2012

Il  20 maggio  si è svolta la Festa delle Oasi al Caloggio

Purtroppo la pioggia, dopo qualche pallido raggio di sole nel primo mattino, non ha più dato tregua. Anche al pomeriggio è stata davvero tanta, conseguenza visitatori zero. Alcuni si erano prenotati, ma visto il tempo, gli si è consigliato di passare un'altra volta.

Anche l'iniziativa di Seveso era saltata per la pioggia, ma non quella di Limbiate a Sagraria dove si è tenuto un banchetto meno sfortunato, visto che lì ci sono degli spazi coperti.

Comunque nonostante il tempo è stata l'occasione per i volontari presenti di fare un interessante sopralluogo per tutta l'oasi sino alla polveriera.

Lo scolmatore era ai livelli massimi e faceva davvero impressione. Il problema è che il cavo Porro è collegato in qualche modo con lo scolmatore e fa quasi da vasca volano. L'acqua superava l'arcata del ponticello in mattoni, ci saranno stati più di 5 metri d'acqua!!!

PS Le zanzare sono comparse in massa al Caloggio

 

Breve tregua nel maltempo - 6 maggio 2012


La mattinata si presenta insperatamente senza pioggia... ai primi di maggio è d'obbligo dare un'occhiata alla situazione dell'oasi.

L'attenzione è tutta rivolta ai frassini. Sul questo sito è stata da poco pubblicata una pagina dedicata al Fraxinus Excelsior ( vedi). Presto ne seguirà una sul Fraxinus oxycarpa.

Non mancano però sorprese e annotazioni.

chiocciola
Una chiocciola si gode le foglie del pado

Forse alloctono, forse di origine domestica... ma è bellissimo. Sarà un ciliegio?

Quasi, si tratta probabilmente di una varietà di  susino-ciliegio
più noto come Mirabolano ( Prunus ceresifera )
escrescenze su foglie di pado

Le foglie di un pado mostrano delle escrescenze.
Sono galle provocate dall'acaro Phytoptus padi
ciliege?


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Dalla Fametta al Caloggio - 21 aprile 2012

Passeggiata nel Parco delle Groane lungo il canale secondario del Villoresi che alimenterà EXPO 2015

xDopo giorni di pioggia finalmente una giornata senza precipirìtazioni.

Nel cielo ancora  qualche nuvola e all'ombra fa fresco. Le montagne sono imbiancate di neve....

Si raggiunge il canale secondario Garbagnate. Si segue un sentiero utilizzato dagli agli addetti alla manutenzione per i controlli periodici del canale. Oggi il sentiero è decisamente infangato ...

Proseguendo si incontrano manufatti che un osservatore inconsapevole potrebbero apparire di scarsa considerazione.. 

Costituiscono interessanti esempi di archeologia tecnologica di fine '800....

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Da questo canaletto, che verrà allargato,
arriverà l'acqua a EXPO 2015 ed ai Navigli

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x9 Aprile 2012  - Pasquetta

Tempo fresco e ventilato con qualche nuvola dopo giornate di pioggia leggera che hanno seguito un marzo caldo e siccitoso da record. Il terreno, anche nel prato umido, non è affatto fradicio. Forse a Bollate ha piovuto meno che altrove. Nel Nirone acqua, ma non molta.

L’intenzione è oggi di osservare con attenzione la fogliazione e la fioritura delle varie specie arboree e arbustive, senza trascurare troppo le erbe. Scatto 253 foto: buone pochine.

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Mi sembra che molte fioriture quest’anno siano piuttosto stentate.

Le uniche piante che non hanno foglie sono: alcune Farnie,  Fichi, qualche Olmo, Castagni, Noci, un Acero campestre, forse una delle due specie di Frassini,  Pioppi tremuli (quelli piccoli del sentiero 4).

 

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Febbraio 2012

Nei primi giorni di febbrario c'è stata una discreta nevicata.

Nel prato con la panchina era stata collocata per tempo una mangiatoia che ha svolto il suo dovere in modo accettabile. Forse il mangime di base non era dei migliori, anche se è stato poi integrato con alimenti più graditi all'avifauna, la quale probabilmente è stata in grado di sopperire autonomamente alle proprie necessità. Il manto nevoso è infatti durato poco.  

Positivo il fatto che tutti i numerosi frequentatori dell'oasi ed i passanti occasionali l'abbiano rispettata, pur essendo in posizione molto accessibile. 

A inizio primavera la mangiatoia sarà tolta. 

L'anno prossimo provvederemo certamente con mangimi migliori.

Come sempre ci siamo occupati anche di tanti altri lavori per la manutenzione del bosco.

Quest'anno abbiamo provveduto alla manutenzione dei covatoi , che al termine dell'operazione sono arrivati alla ventina. Da qualche anno richiedevano delle cure. Nell'occasione sono stati censiti i tipi di utilizzo. 

Per vedere quello che si è fatto per i covatoi vedi qui, nella sezione lavori.

 

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1 marzo 2012

 

Il 1 marzo sono venuti in visita al Caloggio due... nuovi amici dell'oasi, accolti e accompagnati da Maurizio M. che ha fatto da guida. 

Come capita in queste occasioni non sono mancate nuove informazioni sull’oasi da Maurizio

per non parlare di tutti i riconoscimenti di Mirko, relativamente a uccelli , insetti , galle , tracce e fatte di animali vari, mammiferi compresi.

Temperatura davvero mite, sicuramente primaverile.

Cammin facendo abbiamo avuto varie conferme della nuova stagione.


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Immagini 

Una piccola galleria di immagini tratte dalle varie osservazioni

 
 
 
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